Correntisti a rischio, tre banche italiane sono sotto attacco da parte dei cyber criminali. Quanto sono al sicuro i nostri risparmi?
I clienti di tre diversi istituti di credito temono attacchi da parte dei cyber criminali. I soldi potrebbero essere in pericoli, vediamo come tutelarli ed evitare di avere il conto corrente svuotato.
In Italia ci sono circa 47,7 milioni di correntisti secondo Banca d’Italia. I cittadini scelgono di affidare i propri risparmi alle banche per gestire in modo più semplice i soldi e approfittare di una serie di servizi offerti dagli istituti. Possono fare accreditare stipendi e pensioni sul conto corrente, effettuare bonifici, domiciliare le bollette, avere carte di credito e debito. Pensare che il proprio denaro sia al sicuro solo perché depositato in banca, però, è sbagliato.
I cyber criminali organizzano trappole molto furbe per accedere ai conti di ignare vittime. Ciò significa che i correntisti devono prestare molta attenzione per evitare di dare libero accesso ai criminali informatici ai propri dati sensibili e, dunque, ai propri risparmi. Gli istituti di credito invitano i clienti a stare in allerta per individuare i tentativi di phishing e smishing. I primi arrivano via email, i secondi via sms.
Le tre banche sotto attacco dai cyber criminali
L’allerta arriva dalla Germania ma attacchi di phishing sono presenti anche in Italia. Tra le banche tedesche più colpite ci sono Commerzbank, Comdirect e TF Bank mentre in Italia nella lista degli istituti maggiormente colpiti dai criminali troviamo ING, Unicredit e Intesa Sanpaolo. Le modalità di raggiro sono simili in ogni nazione.
I clienti ricevono una email che sembra provenire dalla banca ma che in realtà è stata confezionata ad arte dai malintenzionati. Il contenuto della missiva varia dalla richiesta di compilazione di un questionario online come obbligo legale per prevenire il riciclaggio di denaro alla correzione di un indirizzo errato per evitare problemi con il conto fino alla richiesta di aggiornamento delle impostazioni di sicurezza.
La truffa si riconosce perché nel testo si invita il cliente a cliccare su un link o a scaricare un allegato per poi seguire una certa procedura. In questo modo, però, si consegnerebbero le proprie informazioni personali ai cyber criminali e questi potrebbero arrivare al conto corrente. Mai inserire dati sensibili in fantomatici form e mai cliccare sui link. In caso di dubbio meglio contattare la propria banca direttamente e chiedere spiegazioni. Riconoscendo una truffa, poi, si consiglia di avvisare la Polizia Postale per evitare che altre persone cadano nel raggiro.