Con il nuovo bonus busta paga è possibile avere 1200 euro direttamente sul proprio conto corrente: sostegno imperdibile per questi cittadini.
Sono ben due i bonus presenti in busta paga per i cittadini e che hanno un valore di 100 euro netti. Il primo trattamento è noto come bonus Renzi o meglio trattamento integrativo. Questo viene riconosciuto ai sensi della legge n. 234 del 2021 a coloro che hanno uno stipendio annuo lordo di almeno 8.174 euro e fino a un massimo di 15 mila. Il secondo bonus invece è uno sgravio contributivo che va ad applicarsi per tutti quegli stipendi del valore di 2.692 euro lordi. Dal prossimo anno infatti potrebbe aggiungersi un nuovo sussidio.
Questo perché lo stesso taglio del cuneo fiscale è a rischio per il prossimo anno. Con questo dovrebbero essere riconosciuti aumenti fino ai 100 euro netti al mese. Secondo le ultime fonti governative la priorità assoluta resta proprio lo sgravio, viste anche le difficoltà dell’ultima legge di Bilancio, confermate anche dal Def, che potrebbero non renderlo così immediato. Il Governo però potrebbe intervenire ancora sugli stipendi, risorse permettendo. Questo sarà possibile con un nuovo taglio alle aliquote Irpef. Tutto ciò sarà possibile con la nuova riforma, per la quale sono state avanzate tre ipotesi.
Nuovo bonus busta paga, fino a 1200 euro sul conto: come arriva il nuovo sostegno
La riforma dell’Irpef nel 2025 potrebbe portare ulteriori cambiamenti a favore dei lavoratori, offrendo un possibile alleggerimento fiscale per le buste paga. Attualmente l’imposta sul reddito delle persone fisiche prevede tre aliquote progressive, ma nel 2025 potrebbe essere introdotto un nuovo livello di detrazione, coinvolgendo anche i ceti medio-alti. Il vice ministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha indicato che una semplificazione a due scaglioni è improbabile considerando le risorse limitato. Al massimo potrebbe esserci un taglio dell’imposta per coloro con uno stipendio annuo di 55.000 euro.
Le ipotesi di riforma prevedono diverse possibilità, ognuna delle quali garantirebbe un diverso bonus in busta paga per una platea diversificata di lavoratori. La prima ipotesi propone un aumento dell’aliquota per il secondo scaglione, con una percentuale del 35% che verrebbe applicata per i redditi fino a 55.000 euro. Di questo beneficerebbero coloro con redditi tra i 50.000 e i 55.000 euro, garantendo loro un bonus potenziale di 660 euro all’anno.
La seconda ipotesi propone invece una riduzione dell’aliquota per il secondo scaglione, portando la percentuale dal 35% al 34% per i redditi fino a 55.000 euro. Questo potrebbe tradursi in un risparmio aggiuntivo per i lavoratori con redditi compresi tra i 28.000 e i 55.000 euro, con un potenziale bonus annuale fino a 670 euro.
Infine, la terza ipotesi prevede una riduzione ancora maggiore dell’aliquota per il secondo scaglione, portandola al 33% per i redditi fino a 55.000 euro. Questo potrebbe garantire un risparmio ancora maggiore per i lavoratori con redditi tra i 28.000 e i 55.000 euro, con un potenziale bonus annuale fino a 1.200 euro.
Queste ipotesi potrebbero portare ad un aumento significativo delle buste paga, soprattutto per i redditi compresi tra i 50.000 e i 55.000 euro. Tuttavia rimane da vedere come verranno implementate effettivamente queste riforme e quali saranno gli effetti per i diversi livelli di reddito.