Google Maps ha deciso di introdurre l’IA all’interno del suo servizio. Fai molta attenzione a questi errori: potresti sbagliare destinazione.
Tutti ormai siamo consapevoli di come l’Intelligenza Artificiale sia la tecnologia del futuro. Questa infatti è entrata a gamba tesa nella vita di tutti, invadendo tutti i settori specialmente quelli dell’universo tecnologico. L’ultima ad implementarla è stata Google Maps, che ad oggi è uno degli strumenti più utilizzati al mondo per la navigazione. La società di Mountain View la sta infatti integrando all’interno del suo servizio, con gli utenti che a breve potranno godere anche dell’intelligenza artificiale generativa all’interno dell’app.
L’obiettivo era quello di offrire un’esperienza ancora più personalizzata, sfruttando quindi tutti gli interessi ed i luoghi d’attrazione per ogni tipo d’utenza. Tuttavia, seppur questa possa sembrare una innovazione assoluta, c’è da dire che le prime reazioni di chi l’ha provata sono state tutt’altro che ricche di entusiasmo. Infatti coloro che hanno provato queste funzionalità hanno notato diversi errori. Oggi è quindi possibile capire come funziona l’IA su Maps e soprattutto quali sono le novità in arrivo per l’utenza.
L’IA su Google Maps sta diventando sempre più diffusa, ma i risultati finora ottenuti mostrano alti e bassi. L’azienda ha annunciato l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa su Google Maps lo scorso febbraio, avviando un esperimento limitato a un gruppo selezionato di “Local Guides” negli Stati Uniti. Questi utenti privilegiati hanno avuto l’opportunità di testare in anteprima la nuova funzionalità, che promette di trasformare l’esperienza di utilizzo dell’app per la ricerca di luoghi interessanti.
L’intelligenza artificiale generativa di Google Maps sfrutta un vasto database di informazioni, inclusi foto, recensioni e valutazioni della community, per offrire raccomandazioni personalizzate e rilevanti per ciascun utente. L’obiettivo è fornire suggerimenti mirati che si adattino alle esigenze e alle preferenze individuali di ogni utente. Dopo due mesi e mezzo dal lancio iniziale, l’esperimento si sta estendendo a un numero maggiore di utenti al di fuori del programma Local Guides.
Questa seconda fase di test serve a Google per raccogliere feedback e perfezionare ulteriormente la tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, in base alle esperienze e alle opinioni degli utenti durante le settimane di prova. I primi riscontri, però, nn sono del tutto positivi. Alcuni segnalano che al momento l’integrazione dell’IA non offre vantaggi significativi rispetto a una ricerca tradizionale su Google Maps. Uno dei principali punti deboli evidenziati riguarda la lentezza con cui il sistema elabora le richieste e restituisce i risultati.
Questo è dovuto alla ricerca nel vasto database di dati e dell’elaborazione delle risposte. Nonostante queste criticità, alcuni utenti apprezzano la possibilità di affinare le ricerche attraverso domande di follow-up, consentendo un’interazione più dettagliata con l’IA. Google quindi si sta impegnando per migliorare l’applicazione e per offrire agli utenti un servizio sempre più all’avanguardia.
Gli spostamenti nel settore business possono essere complicati, poiché richiedono precisione, affidabilità e un ambiente…
Una famosa cardiologa ha rivelato come combattere l'ipertensione. Adesso basterà un bicchiere la mattina e…
Una coppia uscita pochi mesi fa da Uomini e Donne si è già detta addio?…
Correntisti a rischio, tre banche italiane sono sotto attacco da parte dei cyber criminali. Quanto…
Un nuovo allarme sull’acqua minerale in bottiglia ha sconvolto tutti, diramando un’allerta molto preoccupante. Non…
Cambia tutto per i prelievi allo sportello del Bancomat. C'è una novità in arrivo che…