Buone notizie in arrivo per i debitori: 10 anni di tempo per saldare le cartelle esattoriali: come funziona?
Il recupero delle tasse non versate dai contribuenti è da sempre una delle maggiori preoccupazioni di ogni governo. Quello attuale ha deciso di introdurre una nuova misura per favorire i debitori che intendono regolarizzare la propria posizione.
Tra coloro che non pagano regolarmente le tasse si possono distinguere infatti due categorie molto diverse: gli evasori fiscali, che fanno letteralmente di tutto allo scopo di eludere sia i pagamenti sia i controlli fiscali, e i cittadini in difficoltà economiche, cioè che non hanno la concreta possibilità di regolarizzare la propria posizione con il fisco.
Se con la prima categoria il Governo Meloni ha promesso la tolleranza zero e sanzioni molto pesanti, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo ha annunciato che il governo ha intenzione di andare incontro ai cittadini che, invece, si trovano in una situazione economica difficile.
L’obiettivo dichiarato è facilitare il saldo delle cartelle esattoriali da parte dei cittadini indebitati, estendendo a tutti una misura originariamente messa a punto per una determinata categoria di cittadini morosi.
Il Ministro Leo ha affermato che, anche se non è stata inserita nella manovra economica 2024, sarà probabilmente introdotta la possibilità di rateizzare il pagamento delle cartelle esattoriali diluendolo nel corso di 10 anni e quindi 120 rate.
Attualmente un cittadino è tenuto a saldare il proprio debito con lo Stato entro 60 giorni dalla notifica, cioè dal giorno in cui la cartella esattoriale è stata ricevuta. Se il cittadino non ha modo di saldare il proprio debito entro il termine stabilito, alla somma dovuta si aggiungeranno interessi, oneri di riscossione ed eventuali spese ulteriori. Ovviamente questa prassi rende ancora più difficile per un cittadino indebitato liberarsi dai debiti accumulati fino a quel momento.
A poter accedere alla rateizzazione in 10 anni oggi è soltanto un certo gruppo di contribuenti, ovvero i cittadini in grado di comprovare con dati certi di trovarsi in una grave e acclarata difficoltà economica. Coloro che, per qualsiasi motivo, non hanno modo di portare all’agenzia riscossione prove di questo tipo, devono invece accontentarsi di una rateizzazione in 6 anni e quindi in 72 rate.
Come spiegato dal Ministro Leo, questo governo ha intenzione di rendere strutturale la rateizzazione in 10 anni, cioè immediatamente disponibile per tutti coloro che dimostrano di avere la volontà di regolarizzare la propria posizione con il fisco.
Si può considerare questa una “manovra di incoraggiamento” che dimostri la volontà del governo di andare incontro ai cittadini “di buona volontà” senza applicare nei loro confronti le stesse misure punitive previste invece per gli evasori fiscali.
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