Poter beneficiare di un contributo una tantum compreso tra 2000 e 3000 euro è un’occasione d’oro. Ma a chi è rivolta e quando aprono le domande?
Arriviamo da un anno, il 2023, tutt’altro che semplice sotto il profilo delle spese commisurate ai guadagni. L’inflazione è stata così marcata che le misure messe in campo per tentare di calmierarne gli effetti ci sono riuscite solo in parte e così in tanti si sono trovati a fare i conti con costi nettamente superiori rispetto a quelli del 2022.
Una situazione complessa che ha spinto molte persone e lavoratori a cercare un riparo economico nei bonus e nelle agevolazioni sia di carattere nazionale che locale (bonus regionali e comunali). A tal proposito ne esiste uno che, a partire dal mese di febbraio 2024, consentirà ad una specifica categoria di lavoratori di poter beneficiare di un importo di diverse migliaia di euro.
L’agevolazione in questione si concretizzerà con un’indennità una tantum, ovvero versata una sola volta, ma del valore compreso tra 2000 e 3000 euro sulla base di quelli che saranno i destinatari. Per richiederla bisognerà attendere l’8 febbraio, giorno di apertura delle domande che sarà possibile inviare fino all’8 marzo e, prima di entrare nel merito del bonus, segnaliamo che è stato finanziato con un importo di 4 milioni di euro che verranno erogati sotto forma di singole indennità fino al loro completo esaurimento.
Ebbene l’aiuto economico in questione, occasione davvero imperdibile, è il bonus edicole 2024, una forma di sostegno pensata per andare a coprire parte delle spese sostenute dalle imprese esercenti punti vendita che effettuano rivendita di riviste e giornali. L’indennità infatti riguarda nello specifico i costi sostenuti durante il 2023 e avrà due importi: i 2000 euro verranno destinati alla maggior parte dei punti vendita richiedenti mentre il contributo di 3000 euro sarà rivolto a quelli ubicati nelle aree interne. Si tratta cioè di quelli indicati nella Mappa Aree Interne 2020 che viene aggiornata regolarmente dal Cipess e che sarà valida per il periodo di programmazione 2021-2027. Le spese considerate sono molteplici: si va da quelle relative alle aperture domenicali alle attività di consegna di periodici e quotidiani a domicilio fino all’attivazione di punti vendita addizionali ma anche alla fornitura, agli esercizi commerciali ubicati nelle vicinanze, di pubblicazioni. Tutti i dettagli per fruire del bonus, che è stato previsto dalla Legge di Bilancio 2022, sono state stabilite dal Decreto del Capo dipartimento editoria.
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