Attenzione a questa mail che sta circolando negli ultimi tempi. Aprirla potrebbe essere un errore di cui potresti pentirti.
Ultimamente a molti sta arrivando questa mai assolutamente da non aprire: è il messaggio peggiore che potremmo mai ricevere. Ecco a cosa bisogna fare attenzione per non commettere un errore che potrebbe costarci molto caro.
Anche dopo l’avvento dei social la messaggistica via posta elettronica rimane fondamentale nelle nostre vite. Difficile oggi pensare di poterne fare a meno per comunicare. Ma non sempre i messaggi che ci arrivano sono piacevoli.
Anzi, le mail a volte sono un terreno minato che può nascondere insidie molto pericolose. L’ultima è quella costituita da una mail che in tanti continuano a ricevere. Scopriamo di cosa si tratta e perché non va mai aperta.
Se ultimamente vi è arrivata una mail relativa a presunte violazioni nella dichiarazione dei redditi c’è una sola cosa da fare: non aprirla. Infatti a inviarla non è stata affatto l’Agenzia delle Entrata, ma i soliti truffatori della rete. Ecco come comportarsi in questo caso.
L’Agenzia delle Entrate non c’entra proprio nulla con la mail che sta circolando in questi giorni e che avvisa i contribuenti di aver rilevato presunte incongruità nei redditi dichiarati al Fisco. È stata proprio l’Agenzia delle Entrate a segnalare – con un comunicato pubblicato lo scorso 1° dicembre – che si tratta in realtà di uno dei tanti tentativi di truffa via mail.
Molti utenti si sono visti recapitare negli ultimi tempi questa mail che parla di un “aggiornamento” delle pratiche dei contribuenti. Nella parte finale della lettera viene addirittura indicato perfino il nome del direttore. Allegato alla falsa mail dell’Agenzia delle Entrate c’è un documento – a sua volta falsissimo – che riporta i loghi del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e dell’Agenzia Entrate.
Si tratta di una presunta comunicazione di accertamento fiscale tributario che, come spesso capita in truffe di questo genere, è infarcita di errori di grammatica, con una punteggiatura zoppicante e piena di omissioni. Il tono generale della comunicazione mira a istillare un senso di urgenza nel lettore, rinforzando il tutto con la minaccia di possibili azioni legali, fino a ventilare possibili pene detentive e di natura pecuniaria. All’interno della mail c’è un link sul quale cliccare.
Come appare evidente, siamo in presenza di un chiaro tentativo di phishing attuato dai truffatori per estorcere i dati bancari dei contribuenti e svuotare i loro conti correnti. Chi dovesse ricevere mail sospette di questo tipo non deve mai cliccare sul link e meno che meno dovrà fornire dati personali nel corso di eventuali telefonate. Un’altra cosa da non fare mai è ricontattare il mittente della falsa mail.
Se ci sono dubbi sulla veridicità di una comunicazione ricevuta dall’Agenzia delle Entrate la cosa migliore da fare è controllare sulla pagina “Focus sul phishing” o rivolgersi ai contatti reperibili sul sito ufficiale dell’Agenzia. In alternativa si possono prendere contatti con l’Ufficio territorialmente competente.
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