Gli esperti lanciano un allarme su una condizione che colpisce sempre più persone ma è sconosciuta: la sindrome del cuore in vacanza.
Gli ultimi studi arrivano dal Regno Unito, dove sembra che quasi 1 milione e mezzo di persone abbia avuto a che fare con questa sindrome, tanto che il servizio sanitario del territorio ha lanciato una campagna informativa, per aumentare la consapevolezza nei cittadini.
Sembra che la sindrome possa colpire chiunque, anche le persone apparentemente sane, e che si manifesti maggiormente proprio durante i giorni festivi, come il Natale, la fine dell’anno e anche per le vacanze estive.
E se questa “patologia” colpisce anche le persone che non hanno problemi particolari di salute, per chi ha condizioni di sofferenza cardiocircolatoria le conseguenze possono essere ancora più gravi.
Cos’è la sindrome del cuore in vacanza, come riconoscerla e come prevenirla
Uno studio pubblicato su Nature Cardiovascolare Research nel 2022 ha esaminato gli accessi in ospedale per la sindrome cardiaca durante le vacanze, associati a un maggiore consumo di alcol; per “vacanze” si è andati a esaminare giorni come il Capodanno, l’inizio dell’ora legale e il Natale.
Oltre all’alcol, altri fattori concomitanti potrebbero innescare la sindrome, che dà una sintomatologia abbastanza chiara da comprendere, ovvero:
- Frequenza cardiaca elevata o palpitazioni.
- Dolore al petto.
- Ipertensione.
- Polso irregolare.
- Fiato corto.
- Mancanza di energia.
La condizione può manifestarsi occasionalmente, durando alcuni minuti oppure diverse ore, e nei casi più gravi diventa persistente. E se la condizione peggiora è necessario adottare una terapia che permetta di gestire la frequenza cardiaca e prevenire la formazione di coaguli di sangue.
Per prevenire la comparsa di tutti questi disturbi, gli esperti consigliano di non abbuffarsi di cibo durante le feste, di non bere troppo alcol, di evitare sonnellini troppo lunghi dopo il pranzo e di evitare situazioni stressanti.