Gli aumenti e le restrizioni degli ultimi anni sembravano causati da una crisi. Gli stipendi dei dirigenti, però, non sembrano risentirne.
Negli ultimi tempi Netflix è stata al centro di una situazione molto particolare: da una parte la sua immagine pubblica ha risentito di alcune decisioni di marketing che gli utenti non hanno affatto apprezzato. Dall’altra, nonostante la reputazione ai minimi storici, l’azienda ha visto un’impennata nel numero di abbonamenti, che sono tornati a crescere dopo anni in cui il trend era invece costantemente in discesa.
Per mesi si è parlato di una fantomatica crisi di Netflix, stretta tra guadagni insufficienti e utenti che condividevano le password, di fatto sfruttando poco legalmente i servizi dell’azienda. Questo ha quindi portato a due conseguenze principali: il rialzo dei canoni dell’abbonamento e lo stop alla possibilità di condividere account al di fuori del proprio nucleo familiare. A giudicare da alcuni recenti rapporti, però, sembra che i soldi per gli stipendi dei dirigenti non siano mai mancati.
Netflix chiude il 2023 con un netto rialzo dei guadagni rispetto al 2022. L’azienda sta raccogliendo i frutti delle politiche attuate nell’ultimo anno e mezzo. Prima ha deciso di alzare cambiare le sue offerte e alzare i prezzi degli abbonamenti: oggi è disponibile il piano Standard con pubblicità (5,49€ al mese), che consente di guardare Netflix al prezzo più basso, ma a patto di vedere le inserzioni prima e durante la riproduzione dei contenuti. C’è poi il Piano Standard, che per 12,99€ al mese consente di guardare e scaricare film e serie tv su due dispositivi contemporaneamente, e il Piano Premium, che con 17,99€ al mese offre il massimo del servizio su quattro dispositivi diversi. Prezzi decisamente più altri rispetto a quelli di qualche anno fa.
Oltre a questo, gli utenti non possono più condividere le proprie password con amici e conoscenti che si trovino al di fuori del loro nucleo familiare. Dopo un breve periodo in cui non si collega alla Wi-Fi di casa dell’utente che paga, il dispositivo su cui è stato effettuato l’accesso verrà automaticamente disconnesso. L’azienda ha affermato che queste decisioni, per quanto impopolari, servano a garantire la continuità del servizio e la produzione di contenuti sempre nuovi.
Negli ultimi giorni, però, è emerso un rapporto che ha dimostrato, ancora una volta, quanto queste parole non siano altro che fumo negli occhi degli utenti, visto che i soldi per pagare gli stipendi dei dirigenti ci sono eccome. Secondo un rapporto consegnato da Netflix stessa alla Commissione di Borsa americana(SEC), nel 2024 i dirigenti Ted Sarandos e Greg Peters riceveranno una paga complessiva di 40 milioni di dollari (circa 37 milioni di euro). Lo stipendio base dovrebbe essere di “soli” 3 milioni di dollari, a cui poi vanno aggiunti un bonus individuale di altri 6 milioni e 31 milioni di dollari in azioni. Guadagni molto interessanti per un’azienda che sta cercando di risollevarsi da una crisi.
Gli spostamenti nel settore business possono essere complicati, poiché richiedono precisione, affidabilità e un ambiente…
Una famosa cardiologa ha rivelato come combattere l'ipertensione. Adesso basterà un bicchiere la mattina e…
Una coppia uscita pochi mesi fa da Uomini e Donne si è già detta addio?…
Correntisti a rischio, tre banche italiane sono sotto attacco da parte dei cyber criminali. Quanto…
Un nuovo allarme sull’acqua minerale in bottiglia ha sconvolto tutti, diramando un’allerta molto preoccupante. Non…
Cambia tutto per i prelievi allo sportello del Bancomat. C'è una novità in arrivo che…