Il retroscena svelato durante Ballando con le Stelle è commovente, in pochi conoscono la storia di quando decise di crescerla da sola.
“Lei è il mio gioiello”, ammette senza tanti giri di parole Simona Ventura, parlando della figlia Caterina, che oggi ha 17 anni. La conduttrice ha raccontato la sua storia parlando in una mini-intervista a Ballando con le Stelle, essendo tra i concorrenti dell’edizione di quest’anno del programma di Milly Carlucci.
Ha dovuto affrontare non poche difficoltà alla sua nascita: “Mi chiama mia madre e mi dice: ‘È nata Caterina però l’hanno portata in una casa famiglia’”. Inizia così la vicenda, è questo il primo ostacolo da superare per la piccola. La Ventura non ci pensa due volte e cerca di fare di tutto per scongiurare gli scenari peggiori: “Aveva bisogno di me in quel momento”.
Simona Ventura si confessa a cuore aperto: “I genitori di Caterina…”
I suoi seguaci più incalliti sapranno sicuramente che la figlia Caterina è stata adottata dopo la nascita, Simona Ventura ha deciso di crescerla al posto della sua famiglia d’origine, che a circa otto anni dal parto – avvenuto a maggio del 2006 – si trovava in grandi difficoltà: “Caterina è la figlia di una mia parente che non se la passava bene. L’adozione era molto complicata in quel periodo però ho deciso di chiedere comunque l’affido”.
Immediatamente fu avviato il percorso legale e burocratico per concretizzare l’operazione: “Il giudice mi chiese: ‘Ma perché vuole questa bambina?’ e io risposi che aveva bisogno di noi in quel momento, non più avanti. Lui paventò il fatto che sarebbe potuta tornare alla famiglia d’origine, dissi che ne ero cosciente e sottolineai ancora una volta la sua situazione”, ha spiegato davanti alle telecamere di Ballando con le Stelle.
Alla fine tutto andò per il meglio, ora Caterina è una ragazza di 17 anni e la conduttrice non può far altro che ringraziare chi gliel’ha ‘donata’: “Li dovrò ringraziare per sempre questi genitori, non ci fossero stati loro io non avrei avuto Caterina, le ripeto spesso che loro hanno firmato. E questo è un dato di fatto. Indubbiamente è stato un gesto d’amore anche quello, in quel frangente hanno pensato solamente alle sorti del bambino e non a loro stessi”.
