Il mercato libero è già una realtà perché gli utenti vi dovranno accedere da gennaio per il gas e ad aprile per l’energia elettrica.
Nonostante un primo momento di confusione, gli italiani hanno compreso cosa sia la fine del mercato a maggior tutela e cosa debbano fare per adeguarsi alle nuove normative, imposte dall’UE e recepite dall’Italia a fronte di una trance di risorse economiche.
Il mercato a maggior tutela cessa di esistere e con esso i vantaggi economici che erano garantiti a determinati clienti. Che lo si voglia o meno, dunque, si dovranno fare un p’ di calcoli per scegliere la soluzione più idonea in base ai consumi.
Conviene oppure no mantenere il proprio fornitore di luce e gas con l’arrivo del mercato libero? Cosa consigliano gli esperti
Chi ha una fornitura a mercato tutelato lo può verificare facilmente dalla bolletta, perché c’è una dicitura omonima proprio nella prima pagina della stessa.
Oggi per trovare un gestore di energia che soddisfi le nostre esigenze abbiamo diversi mezzi, e questo vale per tutti, sia per i clienti privati che aziende e anche per chi deve uscire dal mercato a maggior tutela.
Il consiglio degli esperti è quello di prendersi un po’ di tempo e armarsi di pazienza, perché non è facile orientarsi tra le diciture in bolletta e le varie offerte, che oggi stano aumentando proprio a seguito delle nuove disposizioni del Governo.
L’utente deve innanzitutto leggere la vecchia bolletta e controllare il tipo di fornitura; ad esempio se, per la luce, era in atto la tariffazione monoraria o bioraria. Passare al mercato libero può essere l’occasione per scegliere una soluzione contrattuale più conveniente.
Sempre tenendo a portata di mano la bolletta, bisogna conoscere alcuni dati, come ad esempio il consumo medio annuo; anche questa informazione si trova generalmente nella seconda o terza pagina della fattura.
Con questi preziosi dati si può agire in due modi; il primo è quello di visitare i siti di comparazione prezzi, come segugio o facile.it, perché permettono in pochi clic di visualizzare tutte le offerte e di trovare il prezzo migliore.
Se non si desidera visitare i suddetti siti si può anche andare sul portale predisposto proprio da ARERS: si chiama “portale offerte” e con lo stesso meccanismo dei siti di comparazione si può avere una panoramica delle offerte disponibili in base alle abitudini di consumo. A quel punto si può verificare facilmente se conviene rimanere col proprio fornitore oppure no.