È sicuramente una delle misure più interessanti di questo periodo e se ne potrà beneficiare fino al 2025. Tutti i dettagli e le novità del bonus barriere architettoniche.
Non solo consente di incentivare il superamento dei limiti di accessibilità negli spazi abitativi ma offre uno sconto davvero elevato sui costi sostenuti, con un rimborso in un arco di tempo relativamente breve. Stiamo parlando del bonus barriere architettoniche, tra le agevolazioni statali più importanti d’Italia accanto ai bonus ristrutturazione ed ecobonus e del quale si è molto parlato dopo la notizia del ‘pensionamento’ del Superbonus.
L’agevolazione, peraltro, è ancora nel vivo dal momento che è stata recentemente prorogata fino al 2025 e questo consentirà a migliaia di nuclei familiari di accedervi abbattendo considerevolmente i costi di lavori molto spesso impellenti e necessari. Vediamo dunque quali sono le novità ed i cambiamenti legati a questa importante misura.
Il bonus in questione è destinato ad un generale abbattimento delle barriere architettoniche, concretizzabile mediante un variegato ventaglio di lavori. E permette di beneficiare di una detrazione del 75% sull’intero quantitativo di spese sostenute sia per l’acquisto che per l’installazione di serramenti, porte, montacarichi o ascensori. Ma anche per la sostituzione di impianti di automazione nonché per lo smaltimento e la bonifica dei materiali che componevano l’impianto sostituito. Insomma un’agevolazione a tutto campo che ha un altro importante vantaggio: è l’unica, dopo la conclusione del Superbonus 110, a consentire di beneficiare della cessione del credito e dello sconto in fattura.
La misura è rivolta alle persone fisiche, ai condomini ma anche alle imprese. Sono compresi anche gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici e le associazioni tra professionisti, oltre ai soggetti che conseguono reddito d’impresa. La restituzione del 75% delle spese sostenute avverrà nell’arco di cinque anni (contro i dieci previsti dagli altri bonus) in rate di uguale importo. L’Agenzia delle Entrate ha poi fornito una serie di chiarimenti in merito al tipo di lavori, specificando che il bonus può essere impiegato soltanto su edifici già esistenti e che anche i detentori degli immobili possano accedervi a patto che sostengano le spese e che tali immobili siano detenuti sulla base di un contratto di locazione registrato.
I lavori agevolabili sono molteplici ed indicati nella circolare 17/E/2023: si va dalla sostituzione di porte, infissi esterni, pavimenti al rifacimento o miglioramento degli impianti tecnologici, di ascensori e scale, l’inserimento di piattaforma elevatrici o di rampe interne ed esterne agli edifici nonché di servoscala.
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