Non tutti i bonus auto sono conosciuti a fondo e invece ci sono ancora tanti soldi a disposizione per passare all’elettrico.
Parliamo di un bonus molto particolare, che non riguarda lo sconto sull’acquisto di auto ibride o elettriche, magari rottamando la vecchia euro 4, ma di contributi che, almeno fino ad adesso, sono stati ignorati dai più.
D’altronde gli italiani stanno avendo molta fatica ad adeguarsi alle nuove normative green; in ballo ci sono i soldi, che sono sempre di meno a causa di numerosi fattori concomitanti. A poco serve incolpare il popolo dello “stivale” di essere restio culturalmente, perché il problema non si risolve lo stesso.
Le auto elettriche, insomma, per il momento restano invendute, tanto che alcune grandi case automobilistiche come Ford, ad esempio, hanno deciso che questo business non funziona e sono tornate al termico.
Se poi aggiungiamo le dichiarazioni fatte alla COP28 circa il fatto che il petrolio non sarà completamente eliminato, possiamo immaginare come mai in pochi stanno acquistando le auto sostenibili del futuro. Chi però è interessato sarà felice di sapere che esiste ancora un incentivo da sfruttare.
Come funziona il Bonus auto che in pochi conoscono e perché conviene
Iniziamo subito col dire che questo particolare bonus auto è in realtà un bonus colonnine; quelle per la ricarica delle auto elettriche, ovviamente.
Fu attivato addirittura dal Governo Draghi con stanziamenti molto cospicui, intorno a 40 milioni di euro; poi il Governo Meloni ne ha stanziati ulteriori 40 più altri 40, volti ad agevolare chi volesse acquistare le colonnine da installare nella propria abitazione o condominio.
Proprio a livello condominiale questo bonus potrebbe rappresentare un’occasione ghiotta, perché il bonus eroga l’80% della spesa, più precisamente nel limite di 1.500 euro per i privati e di 8 mila euro per i condomini.
La situazione ad oggi è che ci sono state solamente 5553 domande, che hanno eroso dagli 80 milioni euro solamente 6,4 milioni. Si tratta di un piccolissimo 8% rispetto al denaro stanziato. Dunque i fondi ci sono ancora e potrebbe valere la pena cercare maggiori informazioni sui siti ufficiali, anche del proprio Comune di appartenenza.
Non si sa se misure come queste verranno ripetute in futuro, vista anche la scarsa adesione degli italiani, ma soprattutto visto il “flop” delle auto elettriche, che proprio non riescono a incontrare il favore degli automobilisti.
Si spera che, quantomeno, il mercato abbassi i prezzi perché – almeno in Italia – il potere d’acquisto è sceso così tanto che i cittadini pensano a comprare un’auto nuova forse solamente nei sogni.