Tra i bonus più interessanti legati alle abitazioni vi è quello relativo all’installazione di ascensori. Ma come funzione e come richiederlo?
Si tratta sicuramente di un’agevolazione che potrebbe fare la differenza nel modo di ‘vivere’ l’accesso alla propria casa. Stiamo parlando del bonus ascensore, un’agevolazione correlata all’eliminazione delle barriere architettoniche al fine di creare spazi che siano inclusivi per tutti. Il bonus ascensore, come viene da molto chiamato, è dunque correlato al cosiddetto bonus barriere architettoniche, in merito al quale ci sono buonissime notizie.
La legge di Bilancio 2023 ha infatti confermato la sua proroga per ben due anni, fino al 31 dicembre 2025, e questo consentirà a migliaia di famiglie di effettuare interventi legati all’accessibilità altrimenti troppo costosi. Vediamo dunque come funziona questa agevolazione ed in che maniera è legata all’installazione di un ascensore.
Bonus ascensore, quanto si può risparmiare e come richiederlo?
Iniziamo col dire che il bonus barriere ascensori non esiste con questo nome ma è una sorta di modalità di applicazione del bonus barriere architettoniche il cui relativo incentivo è pari al 75% dei costi sostenuti. Ma non solo perché si tratta, ad oggi, della sola agevolazione che consente ancora di usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito, cosi come previsto dall’articolo 121 del Decreto Legge 34/2020. Inoltre la detrazione d’imposta pari al 75% delle spese sostenute verrà rimborsata nell’arco di soli cinque anni. Vi sono degli importi limite ovvero 50mila euro nel caso di edifici unifamiliari oppure di unità immobiliari ubicate all’interno di edifici plurifamiliari e che siano funzionalmente indipendenti. Oppure 40mila euro nel caso di edifici composti da 2 a 8 unità immobiliari, ma moltiplicati per il numero di abitazioni che compongono l’edificio. Lo stesso schema viene adottato nel caso di edifici composti da oltre 8 unità ma in questo caso partendo da 30mila euro.
Ancora, è necessario che gli ascensori da installare rispettino una serie di precise disposizioni affinché possano essere considerati validi nell’ambito del bonus barriere architettoniche. Per fare un esempio le dimensioni della cabina devono consentirne l’utilizzo da parte di una persona su sedia a rotelle; inoltre le porte della cabina e dei piani devono essere automatiche e tali da permette di accedervi anche sulla sedia a ruote. Deve essere presente un meccanismo che avvii il sistema di apertura, ma anche l’arresto o l’inversione della chiusura; anche i tempi di apertura e chiusura devono essere tali da non rappresentare un problema per una persona disabile o con problematiche e limitazioni nella deambulazione. All’interno della cabina non devono mancare il campanello d’allarme, il citofono, una luce di emergenza, e molto altro. Inoltre i requisiti cambiano in base all’edificio nel quale l’ascensore andrà installato con tre casistiche: nuovi edifici non residenziali, residenziali oppure edifici preesistenti.