Pace contributiva, la novità che ti permette di andare in pensione prima: come richiederla

La pace contributiva è la grande novità che permette di andare in pensione prima del previsto. Spunta la guida su come richiederla. 

Tra le grandi novità in arrivo dal prossimo anno troviamo la pace contributiva. Grazie a questa sarà possibile andare in pensione molto prima. Richiederla è molto semplice e bisognerà seguire dei semplici passaggi per ricevere il sussidio il prima possibile: tutte le novità in arrivo.

Pensione Pace contributiva
Con la pace contributiva sarà possibile andare in pensione prima – exfadda.it

Il Riscatto Contributivo è una procedura che consente ai lavoratori di recuperare i periodi di buco contributivo tra un lavoro e l’altro. La “pace contributiva”, introdotta dal decreto legge 4/2019, ha reso possibile questa operazione in modo semplificato e con oneri agevolati. Questa opportunità è stata concessa nel periodo dal 29 gennaio 2019 al 31 dicembre 2021.

La pace contributiva è riservata a tutti quei lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria. Tra questi troviamo i dipendenti, i lavoratori autonomi, la gestione separata dell’Inps e coloro iscritti alle gestioni sostitutive o esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria. Allo stesso tempo bisogna tenere presente che sarà destinata solamente a coloro che non avevano già una anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 e che non sono titolari di pensione diretta. Ma sono tante le novità in arrivo dal prossimo anno ed alcune di questi.

Pace contributiva, cosa bisogna sapere: così vai in pensione prima

Tornando alla pace contributiva bisogna ricordare che i periodi che possono essere riscattati devono rientrare tra l’anno del primo e dell’ultimo contributo accreditato e devono essere compresi tra il 1 gennaio 1996 e il 28 gennaio 2019. Il periodo massimo riscattabile è di cinque anni, anche non continuativi.

Pensione Pace contributiva
Tutte le novità in arrivo dal prossimo anno per anticipare la pensione – exfadda.it

Per quanto riguarda i cittadini interessati questa si rivolge a coloro che hanno già contributi accreditati prima del 1 gennaio 1996. Inoltre questo parametro è indipendente dal fatto che il riscatto si riferisca a periodi temporali successivi al 1995.

Questa non potrà essere utilizzata per integrare i 38 anni di contributi necessari per l’uscita con la cd. quota 100 L’onere del riscatto è calcolato sulla base delle retribuzioni percepite nelle ultime 52 settimane antecedenti l’operazione, moltiplicate per l’aliquota contributiva IVS della gestione assicurativa presso la quale si esercita il riscatto.

Mentre invece la domanda di riscatto può essere presentata dal diretto interessato o dal suo superstite entro il 31 dicembre 2021. L’onere versato è detraibile dall’imposta lorda nella misura del 50%, con una ripartizione in cinque quote annuali costanti. Grazie quindi alla pace contributiva, a partire dal prossimo anno, sarà possibile andare in pensione in anticipo rispetto al previsto.

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