Può lo stato d’animo influire sul modo in cui spendiamo i soldi? I risultati di un recente studio hanno rivelato qualcosa di incredibile.
Stato d’animo e denaro: c’è una correlazione tra i due? E, se sì, quale? Un nuovo studio scientifico ci spiega come stanno le cose.
Vi sarà capitato di trovarvi con la carta di credito prosciugata senza neanche capire bene come avete speso tutti quei soldi. C’è chi ama fare shopping sempre e comunque: per festeggiare una promozione a lavoro o per tirarsi su di morale dopo una delusione d’amore o in seguito ad una giornata particolarmente pesante e stressante.
Ma si tratta di casi isolati, di persone spendaccione oppure, effettivamente, c’è un qualche legame tra il nostro stato d’animo e il nostro modo di spendere i soldi? Perché alcuni giorni non ci passa neanche per la testa l’idea di fare shopping e altri giorni, invece, torniamo a casa con borse piene di cose che neanche ci servono? Un nuovo studio scientifico ci spiega le ragioni di questo fenomeno.
Il nostro cervello e il nostro umore possono influenzare la nostra vita sotto moltissimi aspetti. Anche sotto il profilo economico. Se alcuni giorni spendiamo molto di più non è un caso: c’è una spiegazione ben precisa.
Uno studio condotto da un team di ricercatori della Carnegie Mellon University, negli Stati Uniti, ha dimostrato che quando siamo tristi, demotivati e depressi potremmo essere disposti a spendere molto di più rispetto a quando stiamo bene. Sono stati esaminati due gruppi di persone entrambi formati da soggetti di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Ad un gruppo è stato fatto vedere un filmato molto triste mentre all’altro gruppo è stato fatto vedere un filmato neutro.
Al termine sono state fatte delle simulazioni di acquisto. Le persone che avevano visto il filmato triste tendevano non solo ad acquistare di più ma per lo stesso prodotto erano disposte a spendere addirittura il triplo dei soldi rispetto a chi aveva visto il filmato neutro. Secondo gli esperti questo non è un caso: questo fenomeno avrebbe una spiegazione ben precisa. Quando siamo tristi, giù di morale e stressati tenderemmo a sminuire noi stessi, a sottovalutarci. Di conseguenza sentiremmo il bisogno di comprare abiti, accessori e oggetti costosi che possano migliorarci.
E questa tendenza a spendere tanti soldi sotto l’effetto della tristezza non riguarda solo abiti, scarpe, borse o gioielli. No: purtroppo una persona triste potrebbe essere indotta anche a fare investimenti azzardati o acquistare beni importanti come automobili. Pertanto se vi sentite tristi, evitate accuratamente di andare in zone piene di negozi o di entrare sugli e-commerce online. Meglio chiamare un’amica per fare due chiacchiere o andare in palestra ad allenarsi: lo sport è l’antidoto migliore contro la tristezza
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