La nuova casa dei Ferragnez è una residenza di lusso come ne esistono poche in Italia ma il dettaglio a luci rosse non se lo aspettava nessuno!
Chiara Ferragni e Fedez stanno svelando pian piano tutti i dettagli della loro nuova bellissima casa di Milano. Si tratta della prima casa di proprietà per la famiglia, che finora aveva vissuto in un bellissimo appartamento in affitto nella prestigiosissima zona di City Life a Milano.
La nuova casa, che Chiara e Fedez hanno studiato nei minimi dettagli si compone di molti ambienti e ognuno di essi presenta dei piccoli e grandi tesori di design. Uno di questi, in particolare, ha attirato l’attenzione degli esperti di interior design perché si tratta di un complemento d’arredo “a luci rosse” frutto dell’ingegno di un architetto italiano.
Il tavolino a luci rosse in casa Ferragnez
Ad aver attirato l’attenzione degli appassionati di arredo è una consolle in marmo bianco sulla quale Chiara e Fedez hanno già disposto varie decorazioni natalizie con cui, in un video, Vittoria stava già giocando.
Anche il nome della console bianca in marmo dice tutto sulla sua particolarità, perché l’oggetto di arredo si chiama Eros. La consolle è completamente realizzata in marmo e ha un piano d’appoggio dalla forma quasi ovale che si innesta su due piedi troncoconici, cioè a forma di tronco di cono, realizzati nello stesso materiale.
La caratteristica unica e assolutamente geniale di questa console sta tutta nel sistema di assemblaggio con cui il mobile viene montata: la struttura non ha infatti bisogno di alcun tipo di collante o di tasselli per reggersi in piedi perfettamente. Il segreto sta nel fatto che il piano orizzontale presenta due fori rotondi dalle pareti leggermente inclinate che aderiscono perfettamente alla parte superiore dei due sostegni verticali, di fatto incastrandosi intorno ad essi.
In questo modo il peso del marmo, che generalmente causa diversi problemi ai progettisti, viene trasformato in un punto di assoluta forza di questo particolarissimo mobile perché è proprio il peso con cui la parte superiore “insiste” sui due sostegni, di fatto incastrandosi su di essi senza bisogno ci alcun sistema di fissaggio.
Il nome della consolle, progettata nel 1971 da Angelo Mangiarotti, deriva dal fatto che le due sezioni del piano orizzontale che si trovano in corrispondenza dei fori sono state eliminate. Sagomato in questo modo l’incastro dei pilastrini nel piano orizzontale ricorda moltissimo l’incastro perfetto tra il corpo maschile e quello femminile.